Prendersi cura delle persone fragili, degli anziani, degli ammalati, quasi sempre rischia di restare una buona intenzione. Tutto il contrario di quello che succede in questa storia che sembra un romanzo (o una favola) ma non lo è, dove una giovane donna non si gira dall’altra parte quando la sua strada incrocia quella di una ottantenne tenerissima e smarrita.

Ma andiamo per ordine. Quella vecchietta bizzarra e scontrosa che  passeggiava da sola sui navigli a Milano un giorno resta chiusa fuori casa, se casa si può dire quella stanza dove si accumulano fino al soffitto le scorie di una vita sempre più difficile. Se ne accorge Micol che insieme al fidanzato la vedeva ogni sera quando a fine lavoro scendeva al bar sotto casa. E’ chiaro che l’anziana signora ha bisogno di un aiuto che non sa chiedere. Per qualche giorno un provvidenziale ricovero in ospedale per accertamenti può tamponare l’emergenza, ma poi cosa succede con l’appartamento sequestrato per motivi di igiene?

Micol Arianna Beltramini racconta con grazie e ironia come si è presa cura della sua “fidanzata” (sì, la storia è autobiografica e visto che Micol di mestiere scrive…), aiutandola a sistemarsi in una residenza per anziani e progettando una gita al mare che la signora Maria Antonietta (il vero nome di “patatina”) in quasi novant’anni di vita non aveva mai visto.

Un racconto ironico e commovente di un incontro tra due persone che non sanno perché ma si vogliono subito bene è la testimonianza di quello che può succedere quando non si chiudono gli occhi davanti alle sorprese della vita. 

In tema

La signora Harris, Paul Gallico 
Doppio vetro,  Halldora Thoroddsen
I sopravviventi, Girolamo Grammatico
Metodi per sopravvivere, Guðrún Eva Mínervudóttir

titolo La mia amica scavezzacollo
autore
 Micol Arianna Beltramini
editore Hacca
pagine 191 anno di uscita 1922, Isbn 9788898983698