Copertina del libro Baumgartner di Paul Auster pubblicato da EinaudiSeymour Baumgartner è un anziano professore di filosofia che passa le giornate tutte uguali  alla scrivania cercando di finire il saggio sugli pseudonimi di Kierkegaard. Per casa si muove con la goffaggine tipica degli uomini che non sono abituati a vivere soli. E la verità è che anche se sono passati dieci anni non si rassegna alla perdita della moglie Anna, traduttrice e poetessa. Ogni tanto siede alla sua scrivania e si mette a leggere i suoi appunti di lavoro perché gli sembra  “di sentire la sua voce levarsi dalla carta, come se lei gli stesse davvero parlando ancora”. Non solo non ha spostato niente nello studio della moglie, ma ordina regolarmente libri che non leggerà solo per parlare qualche minuto con la postina Molly, una donna che inspiegabilmente gli ricorda Anna.

Legami

Sarà uno strano evento a interrompere la quieta malinconia di Baumgartner. In sogno (o forse è stata una visione?) incontra Anna che lo rimprovera: la sua nostalgia la imprigiona in una terra di mezzo tra il mondo dei vivi e l’aldilà. Come potrebbe ignorare il messaggio dell’amata Anna dal Grande Nulla? Razionalmente sa che non può aver parlato con Anna, ma non ha molta importanza. Quel messaggio (che sia della moglie o del suo inconscio non è interessato a scoprirlo) lo aiuta a uscire dalla prigione interiore in cui si era autoconfinato. Nella sua nuova stagione Baumgartner avvia una relazione sentimentale con Judith, una vecchia amica. Ma la vita riesce sempre a sorprenderci e una volta avviata la macchina del caso (o sarà il destino?) non si può sapere dove ci porterà.

Il caso secondo Auster

Non è facile lasciar andare un personaggio come Baumgartner. Questo professore settantenne tenerissimo e determinato  con la stessa soave sbadataggine lascia bruciare il pentolino del latte e si chiede “che cosa resterà di noi”, sfiora ancora gli oggetti della moglie perduta per sentirla vicina ma ha il coraggio di buttarsi in una nuova storia. Un uomo che sa guardare in profondità ma che allo stesso tempo non si prende troppo sul serio. E si muove, come sempre succede nelle storie di Auster, tra verità e immaginazione.
Tra le pagine più belle del romanzo ci sono quelle dell’incontro con la moglie in sogno, dove lei stessa non sa spiegare che cosa ci sia dopo la morte né perché sia in grado di parlargli, ma può dirgli soltanto che “tra i vivi e i morti c’è un legame e che un legame profondo come quello che c’era tra loro quando lei era in vita può proseguire anche dopo la morte”. Difficile non pensare che queste pagine sono state scritte quando Auster era già molto malato. Forse non il libro migliore di Auster ma sicuramente un testamento. Di uno scrittore e di un uomo.

 

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titolo Baumgartner
autore Paul Auster
traduzione Cristiana Mennella
editore Einaudi
anno di uscita 2023, pagine 156, euro 17,50, Isbn 9788806261238