Copertina del libro "Non fa niente" di Margherita Oggero, EinaudiCi sono periodi della storia in cui tutto diventa possibile. Nel clima di morte che segna l’Europa degli anni Trenta del Novecento Esther stringe con Rosanna quel patto che segnerà per sempre le loro vite. Esther Ehrenfeld è una giovane donna ebrea colta e determinata a scoprire che fine ha fatto il padre Isaac, svanito nel nulla nella Germania nazista. Rosanna è un’adolescente di campagna, con il peso di una bellezza che la espone alle malignità del paese.

Punto di contatto

Le vite di due donne destinate al massimo a incrociarsi in corridoio, trovano un punto di contatto in Riccardo Olivero. L’ingegnere appartiene alla famiglia più importante del paese e la madre, l’arcigna signora Olivero non fa mistero di detestare la nuora Esther, che oltre a essere un’intellettuale non riesce neanche a concepire un nipotino. La strana idea di chiedere un figlio “in dono” a Rosanna viene in mentre proprio a Esther. In fondo è una cosa che fece anche Abramo, che ebbe un figlio dalla serva Agar perché la vecchia moglie Sara era sterile. Rosanna accetta («Così se scrivono un’altra Bibbia ci mettono dentro pure noi») e nel partorire in segreto Andrea, per tutti figlio di Esther e dell’ingegnere, dà anche alla luce una “nuova” famiglia allargata.

Errori

Sullo sfondo di una vicenda talmente antica da risultare modernissima (da Abramo alle madri surrogate) sfilano anche le vicende personali (gli amori di Rosanna), le ferite del passato (la madre che ha abbandonato Esther bambina), l’energia di un Paese che faticosamente esce dalla guerra e infine gli scontri e la contestazione del Sessantotto nella Torino industrializzata. Una storia naturalmente inventata ma che porta con sé  la memoria di vicende simili realmente accadute e qualche domanda scomoda. Davvero Ester e Rosanna possono dirsi amiche? Quanto ha pesato nelle loro scelte la differenza di classe? Perché questo genere di “favore” viene chiesto a una domestica e non a una amica? Quando Ester generosamente decide di offrire un nuovo guardaroba a Rosanna è incerta se portarla nel suo atelier, dove si veste la crème torinese, o in una sartoria più modesta “dove il salto non sia troppo brusco e la differenza di classe meno marcata”. Nello scegliere la seconda ipotesi ha avuto il suo peso anche “una inconscia traccia di rivalità femminile e di senso delle gerarchie”. E anche questa, con la dolorosa consapevolezza che raggiunge Rosanna nella maturità  (“ho sbagliato tutto”) da finta balia di un figlio che a un certo punto “non ha più potuto abbracciare e baciare”, è una risposta.

Altri titoli di Margherita Oggero 

La ragazza di fronte (Mondadori)
la collega tatuata (Mondadori)

 

Altre letture sul tema difficile maternità
Quattro galline, Jackie Polzin
Bella mia, Donatella di Pietrantonio
Molotov e bigodini, Amedea Pennacchi

titolo Non fa niente
autore Margherita Oggero
editore Einaudi
pagine 250, anno di uscita 2017