La letteratura islandese non è solo saghe & delitti. Con questo romanzo-memoir siamo lontani dalle atmosfere incantate della Olafsdottir e dalle ombre inquietanti dei giallisti norreni. Bergsveinn Birgisson, filologo-poeta di Reykjavik trasferito in Norvegia è un gran conoscitore di folklore così narra una storia d’amore e ricordi impastata con umori carnali, come l’orrido pane dell’antenata sventata. Una storia come tante, se non fosse per quel tocco di realismo magico versione nordica.

Ricordi

La lettera del titolo è quella che scrive il novantenne Bjarni a Helga, che è stata sua amante in una breve stagione della maturità, in quell’anno in cui «furono sganciate le bombe atomiche sul Giappone». Helga non è più su questa Terra, ma è solo un dettaglio. Con la smania contabile dei vecchi vuole mettere a posto le cose, e la coscienza, così da solo nella sua fattoria rievoca l’amore carnale con Helga. Certo è stato un amore colpevole: Bjarni era sposato con Unnur e Helga e il marito Hallgrimur erano i loro “vicini di fattoria”. Una passione irresistibile che sublima anche l’amore grande per la sfortunata moglie Unnur («Amala attraverso di me» è la proposta indecente dell’amante).

Quando un evento li divide lui resta tra i rimpianti e «le pecore ereditate dal padre». Esiste qualcosa di più orribile che aspettare che la vita trascorra? Si chiede il vecchio Bjarni, un contadino, un uomo attaccato alla sua terra come una pietra, ma anche un uomo che ha «sempre pensato con il cuore».

Per restare in tema
Metodi per sopravvivere, Guðrún Eva Mínervudóttir
La lettera di Gertrud, Bjorn Larsson

 

titolo Risposta a una lettera di Helga
autore Bergsveinn Birgisson
traduzione Silvia Cosimini
editore Bompiani
anno di uscita 2018, pagine 144