Cafè Royal, Marco Balzano

Milano, via Marghera. Quartiere elegante, boutique e pizzerie, signore a passeggio e impiegati sempre di corsa. Dietro le facciate decorose dei palazzi si immaginano appartamenti luminosi, adolescenti iperconnessi e guinzagli alla porta che il primo che esce porta fuori il cane. Ma che cosa ne sappiamo noi di questa gente? Dei loro dolori, delle loro miserie? Che cosa ne sappiamo di questa sofferenza “vestita bene, composta, ma sempre sofferenza”? Per intercettarla occorrono “occhi buoni e cervello fino”. Marco Balzano in questo nuovo insolito romanzo corale dimostra di possedere entrambi sedendosi ai tavolini del Cafè Royal, il bar dell’angolo dove prima o poi passano tutti. Ognuno con la propria infelicità, come sempre gestita a modo suo. C’è l’inquietudine di Veronica, che cerca nel passato le emozioni che non trova più nel suo matrimonio, lo smarrimento dell’anziana signora davanti agli occhi elettronici della telecamera che dovrebbe farle da badante, i mascheramenti di Serena per ingannare il tempo che passa e una figlia che non sa comprendere. Frammenti di conversazioni e incontri casuali, scelte azzardate e sogni che non si avvereranno mai sono la scenografia di tanti spaccati di vita, come quella che va in scena ogni giorno in un qualunque bar all’angolo.