“Ci siamo trovati e mai più lasciati”, e a loro in effetti è bastata un’occhiata per riconoscersi e iniziare una storia, nonostante una certa “disabilità sociale” di lui  e la dolente riservatezza di lei. Angeletto (“Non è un diminutivo, mi chiamo davvero così”) è un giovane avvocato con un passato difficile da superare e soprattutto da ricordare, Bianca una psicologa che abita la ricca villa di famiglia ma vive davvero nel rigoglioso giardino che cura con amore e competenza.

Segreti

Due persone che vivono di parole e sanno mantenere i segreti – quelli dei loro clienti/pazienti, ma anche i propri – due persone resilienti, che hanno superato il trauma casuale di un incidente e quello di essere nato da genitori-bambini. Due  sopravvissuti. Personalità molto diverse, lui materialista lei credente, ma unite dal desiderio di aiutare con gli strumenti della loro professione chi come loro “non è stato visto”. L’incontro casuale con un ragazzino misterioso, che ad Angeletto ricorda molto se stesso bambino, sarà il motore di riflessioni ed eventi che – come in analisi – porteranno consapevolezza e sollievo (anche se non è un romanzo di trama è bene non svelare troppo).

Ancora una volta Mariapia Veladiano si occupa con delicatezza e profondità di “danneggiati”, di persone attraversate ma non vinte dal male di vivere. Sia che portino i segni di una natura inclemente (la bruttezza di Rebecca ne La vita accanto), della malattia (La zia Camilla di Adesso che sei qui) o come in questo romanzo di un’infanzia infernale riescono a vedere una scintilla di luce, che per Angeletto è l’avvocato Giuditta, uno dei personaggi più belli. Un filo invisibile e potente che ci fa pensare che sì, quel che ci tiene vivi può essere solo l’amore.

Altri titoli in qualche modo “connessi”
L’età fragile, Donatella Di Pietrantonio
Metodi per sopravvivere, Guðrún Eva Mínervudóttir
Niente caffè per Spinoza, Alice Cappagli

titolo Quel che ci tiene vivi
autore Mariapia Veladiano
editore Guanda
anno di uscita 2023