Copertina del romanzo Casa di Marilynne Robinson edito da EinaudiL’anziano reverendo Boughton dall’amata moglie ha avuto otto figli, ormai adulti e avviati a vite normali. Tutti tranne uno, Jack che è stato un bambino difficile poi un ragazzo che si è messo nei guai ed è scappato dalle proprie responsabilità, lasciando una figlia avuta da una ragazzina poverissima. Dopo che per decenni non ha quasi dato notizie di sé, un giorno torna nella casa di famiglia dove vive l’anziano padre accudito da una sorella, Glory, anche lei rientrata dopo una serie di delusioni.

A Gilead, cittadina fittizia dello Iowa che ben rappresenta la provincia americana, sembra che il tempo si sia fermato eppure tutto ora appare diverso. Jack, la pecora nera della famiglia, Glory, la donna dal cuore spezzato, il pastore presbiteriano pronto al perdono sono tutti personaggi che si muovono al rallentatore in una storia fatta di dialoghi e di non detti. La fede del padre, le piccole riparazioni di Jack, l’orto curato da Glory, le lettere scambiate con gli altri fratelli, le chiacchiere del vicinato riempiono le pagine del secondo libro della trilogia (il primo è Gilead, il terzo Lila) di Rosalynne Robinson. Una scrittrice che maneggia con grazia e delicatezza sentimenti come colpa, perdono, amore.

 

 

In tema
La vertigine dell’aquila, Gaëlle Josse
Sunset Park, Paul Auster

 

titolo Casa
autore Marilynne Robinson
traduzione Eva Campmann
editore Einaudi
pagine 330; anno di uscita 2016, Isbn 9788806233846