Il bar senza nome, Robert Seethaler
Vienna, anni Sessanta. Un bar senza nome come lente per guardare la società che cambia e le vite che passano davanti al bancone
Letture, recensioni, appunti di Monica Virgili
Vienna, anni Sessanta. Un bar senza nome come lente per guardare la società che cambia e le vite che passano davanti al bancone
Realismo magico alla napoletana
Due persone unite dal dolore di un'infanzia infernale, e dalla grazia dell'amore
Non c'è posto al mondo come un bar dove osservare la vita che scorre. Anche in una metropoli come Milano
Lunghe notti a parlare di poesia e di fantasmi, tra amori, alcol e tradimenti mentre la storia "più spaventosa che esiste" preme per essere raccontata al mondo. Nell'Ottocento gotico di Mary Shelley, pronta a partorire l'incubo Frankenstein
Uno scrittore inquieto, un'attrice fragilissima. Un amore inevitabile e imperfetto. Come in un film
Tre cadaveri su una spiaggia mandano in crisi una piccola comunità, dove sotto l'apparente tranquillità emerge un abisso di indifferenza. Una favola nera spietata e realistica
Una biografia che fa immaginare come eventi e desideri nella mente di un grande scrittore diventino trama. Accurato come un testo storico, appassionante come un romanzo
I bambini ci guardano. E scelgono i genitori da cui nascere prima di scendere "dal mondo della luna". Come in una favola, dove si pesca dall'album dei ricordi e dalla memoria dell'Italia degli anni della ricostruzione