Copertina del libro Da parte di madre di Federica De Paolis, edito da FeltrinelliLei è giovane, bellissima e con una fila di corteggiatori. Eppure mendica le telefonate  di un uomo poco interessato, passando le giornate a spiare la lucina rossa della segreteria telefonica (solo la generazione pre-cellulari può capire…). Scarsa autostima si direbbe oggi. O insicurezza, o fragilità. Fa tenerezza questa donna che sconta la solitudine della bellezza (le altre donne sono invidiose, gli uomini… si sa) ed elegge la figlia a confidente.
Non è facile crescere con un modello femminile impegnativo (“mia madre e Barbie sembravano essere state partorite dallo stesso utero”), ma qui non c’è traccia di quella competizione che spesso avvelena i rapporti. Si accetta una madre più avvenente – magari è più “bellezza percepita” che reale, ma non importa – come si accetta una mamma fragile che piange e fuma guardando nel vuoto. E il risultato è un rapporto madre figlia dove i ruoli spesso si invertono, ma il legame resta sempre affettuoso e complice.

Intuizioni

La figlia – l’io narrante della storia – racconta i traslochi impetuosi, le relazioni sentimentali tossiche, gli alti e bassi economici. E lo fa con i toni di una adolescente che salta la scuola e si abbuffa di cornetti, che sfiora le amicizie pericolose ma che sa già di non voler cadere nelle dipendenze affettive che hanno rovinato la vita alla madre. Non è facile capirlo a quindici anni. Chapeau. Lontano dai toni cupi del racconto intimo (“alla Ernaux” per capirsi), in questo romanzo si riflette e si sorride. Del resto siamo negli ultimi due decenni del Novecento, quando tutto sembrava scintillante e possibile. Sullo sfondo i quartieri di Roma dove vivono artisti, intellettuali, registi – non siamo in ambiente popolare – qui ci si muove tra le case che hanno fatto da set a tanti film, le scuole private con gli alunni in divisa, i figli dei portieri dei palazzi nobiliari, le vacanze all’Argentario…

Ricordi

Fino all’ultimo capitolo non si fanno nomi, e tutte le persone che entrano (ed escono) nella vita delle due donne hanno uno pseudonimo: il primo fidanzato della ragazza è Il Gigante, l’amore ingarbugliato della madre Il Fisico… Una scelta azzeccata.  Solo alla fine  si svelano parentele ingombranti e intrecci (niente spoiler!), tutto diventa chiaro ma averlo saputo all’inizio avrebbe distolto  l’attenzione dal vero protagonista: il rapporto intimo e tormentato tra due donne che si sono molto amate, anche se in maniera un po’ stramba. Il racconto procede per scene, come un film – del resto l’autrice scrive anche per il cinema – ed è dichiaratamente autobiografico anche se non bisogna aspettarsi l’asetticità del punto di vista. È la vita come l’ha vissuta lei, e un viaggio nei ricordi e nei sentimenti non è  un’indagine filologica. Il “vissuto”, come direbbero gli psicoanalisti. E a lei  non interessa ricostruire gli eventi ma rivivere il suo rapporto con la madre. E magari usare queste pagine per stare ancora un po’ insieme a lei.

Sul tema madre-figlia
L’altra figlia, Annie Ernaux
Inquietudine, William Boyd
Tutto su di noi, Romana Petri
Maternità non convenzionale in cinque titoli

titolo Da parte di madre
autore Federica De Paolis
editore  Feltrinelli
anno di uscita 2024, pagine 230, Isbn 9788807035869