“Destino” era scritto sul biglietto del piroscafo che l’ha portata in America. Giulia Masca, l’operaia bambina della filanda Salvi, la figlia cresciuta “nell’inferno di Assunta”, la ragazzina affamata come tanti scappata da Borgo di Dentro è la protagonista del nuovo romanzo di Raffaella Romagnolo. Qui la scrittrice piemontese racconta una storia corale dove le piccole storie si intrecciano alla Storia.

Quella di Giulia Masca è una vita come tante all’alba del nuovo secolo. Per sfuggire alla miseria si è lasciata alle spalle la campagna piemontese di inizio Novecento e una rete preziosa di affetti: il fidanzato Pietro Ferro, l’amica Anita Leone e la sua famiglia di mezzadri garibaldini, dove i figli si chiamano Giuseppe Garibaldi e Nino Bixio.

Quella ragazzina “secca come un’acciuga che puzzava di terza classe” però un pizzico di fortuna ce l’ha: appena sbarca a Little Italy incontra e poi sposa Libero, un immigrato italiano che è riuscito a diventare il padrone di una “grosseria”. Il destino ha svoltato per la ragazza arrivata incinta e affamata in America, che presto diventa l’agiata Mrs. Giulia. Non ha mai dimenticato però l’amica-sorella Anita, che nell’Europa devastata affronta la follia della guerra, e queste sono tra le pagine più belle del romanzo. Intanto dall’altra parte dell’Oceano anche Anita ha un figlio, Nico, che scopre la poesia (e l’ingiustizia) nella bottega di un vecchio tipografo visionario.

 

 

Destino, Raffaella Romagnolo, Rizzoli, 2018, pagine 400

L’intervista