titolo Dove si nasconde il lupo
autore Ayelet Gundar-Goshen
traduzione Raffaella Scardi
editore Neri Pozza
Pagine 298
anno di uscita 2022
Isbn 9788854524750
titolo originale Relocation
La recensione
Lilach e Michael si sono trasferiti negli Stati Uniti da Israele per la carriera di lui, un promettente manager. Vivono a Palo Alto, frequentano la piccola comunità di expat e la sinagoga, si godono la casa con piscina e il sole della California. Lilach è volontaria in una casa di riposo, ha sacrificato le sue ambizioni di carriera ma pensa ne sia valsa la pena per far vivere loro figlio Adam in un ambiente più sereno e non con l’ansia continua che hanno sperimentato a Tel Aviv.
Paura e razzismo
Una certezza che vacilla quando uno sconosciuto entra armato di machete nella sinagoga di Palo Alto e uccide una ragazza. Tornano le vecchie paure di essere vittime di attentati, e la sensazione di uno strisciante antisemitismo. Anche il giovane Adam, adolescente ombroso e gracile, è oggetto di preoccupazione. Una paura generica che esplode quando una sera a una festa di adolescenti un ragazzino muore, sembra di overdose. Il mondo di Lilach va in frantumi. Come proteggerlo? Ma soprattutto, Adam ha qualche responsabilità nella morte del ragazzo?
Dubbi e sospetti
Il dubbio toglie il respiro alla mamma che comincia a guardare Adam con occhi diversi, cercando di capire se i suoi tratti ancora infantili possano essere diventati quelli di un assassino. Il sospetto cresce man mano che nella scuola compaiono scritte antisemite e specifiche accuse al ragazzo. L’incontro con la madre della vittima, Jamal, apre uno scenario insospettato: Adam era vittima di bulli capitanati proprio da Jamal, un ragazzo nero e violento. La polizia indaga, mentre i sospetti tormentano Lilach (in fondo suo figlio avrebbe avuto più di un motivo per detestare Jamal) e la carriera di Michael decolla, la famiglia entra in contatto con Uri, l’organizzatore di corsi di krav maga nella comunità ebraica della città. Il carisma dell’uomo sembra aiutare l’autostima del giovane Adam, ma qualcosa di questo personaggio misterioso mette in allarme Lilach. Chi è davvero Uri? Perché si interessa così tanto a loro?
Dove si nasconde il lupo?
Gundar-Goshen costruisce un romanzo dove la tensione sale come in un thriller psicologico (non aggiungiamo dettagli per non togliere al lettore il piacere di scoprire l’evoluzione della storia) e il confine tra innocenza e colpa non è sempre netto. Una trama che tocca temi forti e attuali: il bullismo a scuola, l’emarginazione di chi viene percepito come diverso (il carnefice Jamal è un ragazzo nero svantaggiato, la vittima Adam un ebreo nato in un altro Paese) la paura degli attentati e delle violenze. Ma c’è anche la difficoltà per le famiglie – anche le più attente – di leggere veramente i segnali di sofferenza dei loro figli: qui nessuno si era accorto che Adam era vittima dei bulli.
La scrittrice, nata in Israele si è laureata in psicologia a Tel Aviv, ha scritto sceneggiature e romanzi di successo tradotti anche in Italia.
Pensiero laterale
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