titolo Hotel Silence
autore Audur Ava Olafsdottir
traduzione Stefano Rosatti
editore Einaudi
pagine 195
anno di uscita 2016
Isbn 9788806235987
La recensione
Il talento di Jonas è riparare le cose. Con la sua cassetta degli attrezzi riesce ad affrontare qualunque guasto o ridare forma alle cose rotte. Quello che non sa aggiustare è la sua vita. Lo scopre quando si ritrova, a 49 anni, divorziato, con una figlia che ha molto amato ma di cui scopre non essere il padre biologico e con una anziana madre avviata sul sentiero della demenza. Il mondo di Jonas è andato in frantumi e lui si sente estraneo a se stesso. Non si riconosce più in quel giovane che tanti anni prima aveva l’abitudine di riempire i diari di pensieri e nomi di donne. In questo scenario il suicidio gli sembra l’unica strada percorribile, ma per non rischiare che sia l’amata figlia a ritrovare il suo corpo decide di andare a morire all’estero.
Fuga
Così acquista un biglietto di sola andata per un Paese il cui nome gli è familiare perché per anni ha riempito i telegiornali con le sue notizie di guerra, un posto in cui è ancora facile saltare su una mina. Jonas si presenta con “un bagaglio da cadavere” all’Hotel Silence. In questo vecchio albergo tutto è rimasto cristallizzato al periodo pre-bellico. I giovani gestori si sforzano di mandare avanti un’attività che sembra impossibile. Tra sportelli da riparare, rubinetti bloccati e una umanità ancora impietrita dall’orrore Jonas si trova a rimandare di giorno in giorno il suo progetto suicida. E si trova a riparare, con l’aiuto delle persone del posto, anche le sue ferite interiori.
Rinascita
Nella seconda parte del romanzo si assiste alla “ricostruzione” di Jonas, tra macerie e tenerezza. Anche se è lontano dalle atmosfere incantate di Rosa candida e Il rosso vivo del rabarbaro, la scrittrice islandese con questo romanzo continua a scavare dietro l’apparenza delle cose. Una scrittura dalla “mano leggera”, ma sempre alla ricerca dell’umanità più nascosta. Disperazione e ironia in un testo profondo e delicato.
Pensiero laterale
Nel 2024 è uscito il film ispirato al romanzo
Altre storie di “rinascite”…
T, Chetna Maroo
Io sono del mio amato, Annick Emdin
Sunset Park, Paul Auster
I cieli di Philadelphia, Liz Moore
… e a proposito di “riparatori”
108 rintocchi, Yoshimura Keiko
Altri romanzi della scrittrice islandese:
Rosa Candida
Miss Islanda
Il rosso vivo del rabarbaro
Una donna è un’isola