E’ un gelido giorno d’inverno, ma al funerale del potente banchiere Marcel Péricourt c’è tutta la Parigi che conta. Una organizzazione sontuosa, che certo non poteva prevedere il gesto drammatico del piccolo Paul, che lascia senza fiato la madre Madeleine e tutti i presenti. Lettori compresi, perché basta questo magistrale colpo di scena (no, niente spoiler) a portarci dentro il romanzo e a non lasciarci uscire più.

Dopo il primo titolo della trilogia,Ci rivediamo lassù, in cui raccontava la tragedia dei reduci della Grande guerra, Pierre Lemaitre prosegue la narrazione storica. Qui siamo nel 1927, il dopoguerra è lontano ma restano irrisolti problemi sociali ed economici. L’incendio del titolo, che fa riferimento a un verso di Louis Aragon, allude ai fuochi minacciosi che entro pochi anni bruceranno l’Europa. Ma all’epoca nessuno ancora sapeva. Quello che Madeleine, l’erede della fortuna Péricourt, sa già è che la sua vita non sarà più la stessa. La scomparsa del padre, e la condizione del figlio, le impongono di prendere in mano la gestione della banca. Operazione resa ancora più difficile dalla corte (magnificamente descritta) di personaggi ambigui, corrotti e avidi di potere che le gravita intorno e che la farà cadere nel baratro.

Il grande romanzo

Ma Madeleine, come le eroine del grande Romanzo, sfrutta l’intelligenza per combattere la sua battaglia e non lasciarsi sopraffare. Nella grande storia corale il suo è il personaggio che più si impone sulla scena, ma restano di grande interesse anche le altre figure raccontate nella loro complessità. Il sorprendente André, l’amorale Léonce, il vigliacco Joubert e anche la stessa Madeleine con la sua sete di vendetta: non ci sono buoni e cattivi, ma soggetti pieni di ombre, sempre in bilico tra morale e desiderio, che partecipano insieme alla commedia umana.

La trama complessa, il profilo dei personaggi e la lettura di una società colta nella fase del cambiamento riportano al romanzo di grande respiro, del resto lo scrittore stesso rende omaggio “al maestro Dumas” . Il nome di Lemaitre, finora più noto per i noir, pluripremiato in Francia e tradotto in molti Paesi, è già stato accostato ai giganti della letteratura francese. Non è un’esagerazione.

 

Il respiro del romanzo:
Lezioni, Ian McEwan
Tomás Nevinson, Javier Marías
La famiglia Winshaw, Jonathan Coe

 

 

titolo I colori dell’incendio
autore Pierre Lemaitre
traduzione Elena Cappellini
editore Mondadori
anno di uscita 2018