Titolo Io sono del mio amato
autore Annick Emdin
editore Astoria
pagine 225
anno di uscita 2020
Isbn 9788833210735
La recensione
A Levi Kogan non capita spesso di uscire da Mea Shearim, il quartiere ultraortodosso di Gerusalemme. Il ragazzo appartiene a una famiglia charedi di stretta osservanza religiosa, che non guarda la tv, rifiuta il servizio militare e tiene rigorosamente separati maschi e femmine. Una afosa mattina d’estate però sarà l’intervento di una giovane soldatessa, Yael, a salvarlo da un attentato sull’autobus che dal centro di Gerusalemme lo riporta a casa. Un evento destinato a lasciare il segno nel giovane, che inizia a riflettere sul “mondo di fuori”. Levi è attratto da Yael, che è bella, indipendente, fuma e mostra le gambe, ma è anche impegnata a difendere il proprio Paese. Frequentare la ragazza però significa, nella logica della sua comunità, prendere un impegno definitivo – sposarla – oppure rompere per sempre con la famiglia e soprattutto con il patriarca, l’amato nonno Chaim.
Passato e presente
Anche nella vita di Chaim Kogan, molti anni prima, era stato un attentato a ribaltare tutto. In Ucraina, nel 1941, il giorno del suo matrimonio con Myriam. Durante la festa i proiettili dei soldati tedeschi avevano ucciso la giovane sposa e tutti i parenti, Chaim riuscì a salvarsi e a fuggire attraverso l’Europa incendiata dalla guerra e dalle persecuzioni razziali. Sopravvissuto alla Shoah, ha saputo ritrovare le sue radici in Israele e iniziare una nuova vita. Ma la scelta di Chaim può valere anche per il nipote prediletto? E poi, bisogna per forza scegliere tra modernità e tradizione?
Con una struttura teatrale (la giovane autrice è anche sceneggiatrice e regista) Annick Emdin racconta una storia universale che porta in scena il conflitto tra le generazioni, gli amori che impongono una scelta, il ruolo della famiglie e della religione. Il titolo, preso in prestito da un versetto del Cantico dei Cantici, rimanda all’amore. I personaggi, di fantasia ma ispirati da racconti di famiglia, rimandano alla Storia, lontana e vicina. Il romanzo è uscito nel 2020 e la parola attentati purtroppo è più che mai attuale.
Amore&religione
Dodici lune, Adriana Zarri
La lettera di Gertrud, Bjorn Larsson
Altre guerre, altre ferite
Limbo, Melania Mazzucco
Bambino, Marco Balzano
Trilogia del ritorno, Fred Uhlman