titolo Klara e il sole
autore Kazuo Ishiguro
traduzione Susanna Basso
editore Einaudi
pagine 280, anno di uscita 2021

Klara ci guarda dalla vetrina e quello che vede non deve essere bello. Klara è un androide, un modello piuttosto sofisticato, messo in vendita per soddisfare le necessità dell’umano che la acquisterà, ma soprattutto per confermarne l’illusione di onnipotenza. La sua vita, se così si può dire, trascorre in attesa di un compratore che la scelga come amico speciale. Se nessuno vorrà portarla a casa la sua “esistenza” perderà progressivamente di valore accorciando il momento in cui finirà in un magazzino di pezzi di ricambio.
Ma Klara ha una enorme fiducia e capacità di sacrificio, e accoglie con gioia la scelta della quattordicenne Josie che un giorno arriva e indica proprio lei.   Tra Klara e la sua “padrona” sembra instaurarsi un rapporto vero, almeno per un po’ di tempo. Josie è una ragazzina sensibile e malata, e proprio quando la sua condizione si aggrava  i sentimenti “artificiali” di Klara si innalzano su quelli di una umanità che sembra aver smarrito ogni valore.
La favola distopica di Kazuo Ishiguro torna sui temi già esplorati di Non lasciarmi, anche in questo caso si parla di umanoidi  ma al servizio  più che della sopravvivenza della performance.

Su questi temi
Macchine come me, Ian McEwan