Recensione La famiglia Winshaw. Pare di vederli, i Winshaw. Dai bovindo della loro casa di campagna osservano eleganti e annoiati la vita che scorre ai loro piedi. Feste, auto, veleni, matrimoni, invidia e soldi, tanti soldi. Poi arriva la guerra e nel 1942 la disgrazia che sarà motore di tutta la storia: la contraerea tedesca abbatte l’aereo di Geoffrey Winshaw. La sorella Tabitha non ci crede e  incolpa dell’incidente l’altro fratello, Lawrence, che considera una spia nazista, nessuno le crede e per lei si spalancano le porte del manicomio. Il tempo passa, i Winshaw rafforzano la posizione sociale (e il patrimonio) con la seconda generazione che conquista spazi in politica e in società mentre “la pazza” Tabitha, eccezionalmente uscita dall’istituto per partecipare a una riunione di famiglia, rilancia la teoria del complotto.

L’ascesa

Nell’Inghilterra thatcheriana degli anni Ottanta i Winshaw ormai sono una delle famiglie più in vista, così al modesto scrittore Michael Owen – voce narrante del romanzo – viene commissionata la storia biografica del clan. Il compenso è generoso, gli scheletri negli armadi tanti e allo stralunato Owen, tormentato dalle proprie frustrazioni, non basta un decennio per portare a termine il compito. Ma cosa c’entra un oscuro scrittore in crisi con una delle famiglie più potenti del Paese? C’entra. Come lo svolgersi degli eventi dimostrerà man mano che le tessere del puzzle andranno al loro posto…

Grandi temi

Nelle oltre quattrocento pagine del romanzo Jonathan Jonathan Coe usa con perizia tutti i registri narrativi, spazia dal giallo alla denuncia sociale, dalla saga al thriller psicologico, mischia sentimenti e complottismo, humour e politica. Con l’evoluzione di una dinastia di aristocratici rapaci e senza scrupoli raconta anche le trasformazioni sociali dell’Inghilterra dal dopoguerra agli anni Novanta  (il romanzo è uscito nel 1994) e regala alcuni personaggi tra i più odiosi della letteratura contemporanea (ognuno può scegliersi il suo, ce ne sono in abbondanza…). Una trama ricca e disseminata di tracce e citazioni cinematografiche che con un meccanismo “alla Agatha Christie” arriva a spiegare tutto nel gran finale. Nero.

Oltre la recensione de La famiglia Winshaw. Altri titoli in qualche modo “connessi”
Lezioni, Ian McEwan
Progetto di sangue, Graeme Macrae Burnet
Le circostanze, Amanda Craig

titolo La famiglia Winshaw
autore Jonathan Coe
traduzione Alberto Rollo
editore Feltrinelli
pagine 480
anno di uscita 1994