La lettera di Gertrud, di Bjorn Larsson, editore IperboreaMartin Brenner è un uomo soddisfatto. È uno stimato genetista, va d’accordo con la moglie – Cristina, professione ginecologa -, riesce a gestire con un sorriso i capricci da preadolescente dell’amatissima figlia Sara ed è anche riuscito a comprare la casa dei suoi sogni.

Il segreto

Qualcosa si incrina nel suo mondo perfetto quando muore la madre, Maria. La donna ha lasciato una lettera in cui confessa un segreto custodito per tutta la vita: in realtà il suo vero nome è Gertrud, era ebrea ed è stata l’unica della sua famiglia a sopravvivere all’olocausto. Il motivo per cui aveva nascosto anche al figlio tutto questo era il desiderio di proteggerlo da una eventuale nuova persecuzione, ma anche quello di lasciarlo libero di scegliere la propria identità.

Libertà

Lo shock è grande. La rivelazione manda in crisi Martin e lo costringe a interrogarsi sui propri desideri e convinzioni. È sufficiente essere figli di una donna ebrea, come vuole la tradizione, per essere automaticamente ebrei? Quanto conta il Dna, i geni che abbiamo ereditato nel definire le proprie convinzioni religiose e politiche?

Brenner non è interessato alla religione, ha un rapporto di «reciproca indifferenza con Dio» e ci tiene a conservarlo. E poi da scienziato e affronta la sua crisi personale con gli strumenti della scienza. Ma anche lui, così deciso a difendere il diritto di ogni individuo al libero arbitrio, sarà costretto a prendere una posizione riguardo l’ebraicità e la sua scelta avrà ripercussioni insospettabili nella sua vita privata e nel lavoro.

Larsson, uno degli scrittori svedesi più noti in Italia, affronta con gli strumenti della fiction un tema di grande attualità, quello dell’appartenenza etnica o religiosa come elemento di contrapposizione sociale. Il punto di vista del non-ebreo Martin permette di mettere a fuoco l’intolleranza che una vasta fascia della società esprime verso chi sente in qualche modo diverso.

 

titolo La lettera di Gertrud
autore Bjorn Larsson
traduzione Katia de Marco
editore Iperborea
pagine 480, anno di uscita 2019

 

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