«Abbiamo o no il potere di decidere dove nascere? Io credo di sì». Alla futura Donata Mancasciulla basta vedere quella donna alta e bella che torna a casa stringendosi in un  soprabito troppo leggero per decidere che quella sarà la sua mamma. Così scende dal “mondo della luna” con il preciso desiderio di fare felice Teresa, da tempo in attesa di una figlia che non arrivava mai.

Sogni

Nella Torino degli anni Cinquanta quella di Donata è una famiglia come tante: il padre ha lasciato l’Abruzzo per cercare lavoro e fortuna al Nord, la madre è una sarta che cuce tutto il giorno in cucina.  Il sogno per entrambi è una casa di proprietà, che dia un senso a una vita di sacrifici e li riscatti da famiglie d’origine disfunzionali. Il divario tra Nord e Sud, i rapporti tesi con i parenti e le differenze caratteriali tra quel padre sempre allegro e la madre tormentata da un passato pesante confondono Donata che attinge alla scatola dei ricordi per ritrovare il filo del passato. Ma  i pezzi della vita vissuta  «li prendiamo a caso, li montiamo come viene. Certo, attaccandoli in un modo o in un altro cambia tutto. Ma ogni racconto è così: arbitrario, dunque falso».
Alla fine conta poco se i ricordi di Donata (come quelli di tutti noi) sono veri o ritoccati. Tutti i frammenti di memoria  – dalle merende alle (poche) gioie delle estati in colonia – servono a ricostruire  un mondo che non esiste più, un’infanzia che nel bene o nel male ognuno deve cucirsi  su misura come fa la piccola Donata e la scrittrice con questo romanzo intimo e delicato.

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titolo La memoria del cielo
autore Paola Mastrocola 
editore Rizzoli
pagine 267, anno di uscita 2023