Petra ha un lavoro gratificante, suo marito Oliver una carriera ben avviata. Hanno due figli e una bella casa ad Amburgo. Che cosa li spinge a licenziarsi, buttare all’aria una vita organizzata e trasferirsi a Vienna? Semplice: l’amore per i libri. I due infatti sono “librai dentro” e quando vengono a sapere che a Vienna una libreria storica sta per chiudere non si lasciano sfuggire l’occasione: la acquistano (praticamente via mail! Cose che certo non sarebbero possibili ovunque…). Sembra un romanzo, in realtà è storia vera. Petra racconta i difficili inizi (i soldi scarseggiano e bisogna accontentarsi dell’ospitalità di amici), le difficoltà di imparare un mestiere destreggiandosi tra i distributori e le richieste dei lettori, la fatica fisica dei periodi di vendite straordinari. Quello che si muove intorno al magico mondo del libro in realtà non è tutto rose e fiori, ci sono difficoltà pratiche da affrontare e sacrifici, come quello di andare in vacanza separati. Ma grazie agli amici disponibili, a clienti-lettori altrettanto appassionati e a un team di collaboratori bibliofili l’impresa riesce al punto che oggi non solo la Hartliebs Bucher è una delle trecento (sì, trecento) librerie di Vienna, ma si è pure “duplicata”. Il libro della Hartlieb (che è diventata sì libraia in una notte, ma ha sempre lavorato nel settore editoriale come addetta stampa e critica) si inserisce nel filone fortunato della “biblio-narrativa”, dove tutto quello che ruota attorno al mondo delle librerie fa sempre centro nel cuore dei lettori forti.

 

La mia meravigliosa libreria, di Petra Hartlieb, Lindau, pagine 200,   2019