Con le loro biciclette arrivavano ovunque. Nel cuore di Poplar o nei pericolosi Docks: se c’era un bambino da far nascere in uno dei quartieri più poveri di Londra c’era da essere sicuri che era presente anche una di loro. Cynthia, Chummy, Trixie e Jenny sono alcune delle giovani levatrici che negli anni Cinquanta affiancano le suore infermiere di Nonnatus House, più che un convento una istituzione che nei difficili anni del dopoguerra sostituisce un sistema sanitario ancora di là da venire. Famiglie numerose, mariti violenti, bambini senza istruzione, case umide e malsane: in uno scenario dickensiano si svolge la loro attività quotidiana. Che, anche grazie alle spassosissime sorelle (l’irresistibile suor Monica Joan viene processata per taccheggio…), ha i colori dell’avventura raccontata con l’inimitabile humour britannico.

Chi ha letto gli altri titoli della trilogia (Chiamate la levatrice e Tra le vite di Londra) sa già che queste sono storie vere, che Jennifer Worth riprende dalla sua esperienza di levatrice. La Bbc ne ha tratto una serie televisiva, trasmessa anche in Italia ( “L’amore e la vita”).

Le ultime levatrici dell’Est End, Jennifer Worth, traduzione di  Carla De Caro, Sellerio,  pagine  464 sellerio