titolo L’educazione
Copertina del libro L'educazione di Tara Westover pubblicato da Feltrinelliautore Tara Westover
traduzione Silvia Rota Sperti
pagine 380
anno di uscita 2018
Isbn 9788807892394

 

La recensione

Nella casa sulle colline dell’Idaho, a Buck Peak, vive una famiglia fantasma. Padre, madre e sette figli impegnati a sfuggire al controllo dello Stato, percepito come il Grande Nemico. La maggior parte dei figli non ha un certificato di nascita, nessuno va a scuola o si rivolge a un ospedale per le cure mediche, non si leggono i giornali né si vede la tv, banditi tutti i libri che non parlano di Dio, che comunque viene interpretato a modo loro. Vivono nella fattoria, ma sarebbe meglio dire sopravvivono, accumulando ossessivamente cibi conservati e armi, in attesa del Grande Abominio. Sono mormoni, ma le regole imposte da questo padre folle ed estremista vanno ben oltre i precetti religiosi (infatti sarà poi un vescovo della sua chiesa ad aiutare Tara ad andare all’università e a prendere le distanze dalla famiglia).

La trama

Tara Westover racconta una storia vera, la sua, anche se si fa fatica a credere che il personaggio del padre – postura da profeta e  mente da bipolare – non sia inventato. I bambini fin da piccoli sono impegnati in lavori pesanti e pericolosi, nell’indifferenza dei genitori. Il padre costringe i ragazzi a lavorare nella discarica di rottami dove gli incidenti sono una costante. Di fronte a malattie e infortuni l’unica cura ammessa è quella somministrata dalla madre, che conosce le erbe e i rimedi naturali: “La mamma diceva che la forza del rimedio omeopatico dipendeva da quante volte la boccetta mi passava tra le dita, quante volte assorbiva la mia energia. Di solito mi fermavo a cinquanta”. La donna, succube del marito e altrettanto convinta che lo stato usi le medicine per controllare i corpi, si improvvisa ostetrica e gestisce i parti delle donne della comunità convinta che in ogni caso è sempre la volontà di Dio che guida gli eventi. Sembra un racconto ottocentesco, ma succede all’inizio di questo millennio nella profonda provincia americana.

 

Apocalisse

Tra le ossessioni della famiglia c’è l’attesa della fine del mondo, cosa che in qualche modo accade a Tara, la figlia più giovane, che apre gli occhi e pian piano scopre l’esistenza di un mondo diverso fuori dalle mura della casa. Non sarà facile. Tara dovrà affrontare il padre e il fratello maggiore, un uomo violento e disturbato. In parallelo alla emancipazione di Tara anche gli affari della famiglia prendono una piega inaspettata. La produzione casalinga delle erbe diventa una piccola industria che coinvolge tutta la famiglia e porta molti soldi, che improvvisamente non sono più percepiti come strumento del demonio.

Non è facile prendere le distanze da una famiglia come questa ma Tara riesce a studiare, recupera anni su anni e si trova all’università senza mai essere stata in un’aula scolastica. Perfetta apoteosi del sogno americano. Tara racconta la sua storia ma con questo romanzo di formazione spietato e preciso apre anche una finestra su un mondo che pochi conoscono, un mondo di superstizioni, ignoranza, fanatismo, patriarcato, ma anche avidità e disprezzo per l’etica. Sarebbe bello fosse inventata, ma è storia vera.

 

Pensiero laterale

dalle atmosfere simili:  Gente che bussa alla porta di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1983, poi in varie edizioni) Bompiani

 

Padri padroni:
Open, Andre Agassi

Famiglie difficili
Tutto su di noi, Romana Petri
Uvaspina, Monica Acito