Copertina di Liberata di Domenico Dara pubblicato da FeltrinelliChi è cresciuto in provincia negli anni Settanta, in una qualunque provincia italiana, ha sicuramente avuto un’amica con la cameretta tappezzata di foto degli attori dei fotoromanzi. La tv commerciale con il suo delirio di fiction e real life era ancora lontana. I cinema – anche se era l’epoca dei dibattiti nei cineforum fumosi  – una cosa da città, come le mai abbastanza benedette biblioteche pubbliche. C’erano, quello sì, le edicole zeppe di giornali, fumetti e fotoromanzi. In un mondo in bianco e nero alle giovani sognatrici (e alle loro mamme) restavano questi feuilletton colorati e super accessibili. Storie con poche parole e molti sguardi, finestre su mondi patinati (tutto è relativo) in cui scorrevano amori tormentati con intrecci che neanche nelle soap sudamericane. In questo humus culturale pop (per la cronaca comunque negli anni Settanta al momento del massimo splendore i fotoromanzi vendevano 5 milioni di copie al mese in Italia) si sono formate generazioni di donne, come la Liberata Macrì raccontata da Domenico Dara. Anche in questo caso siamo in un ambiente semplice, dove la vita sociale si srotola nel perimetro dell’edicola, della parrucchiera, della chiesa e dell’ufficio, sempre che il lavoro non sia in casa.

Tra realtà e sogno

Domenico Dara come già in Malinverno, racconta una storia sospesa tra realtà e immaginazione, ma nello stesso tempo fotografa con precisione un mondo passato e non troppo lontano. I titoli dei fotoromanzi di successo scandiscono la vita di Liberata, di nome e un po’ anche di fatto. La protagonista come tante coetanee studia da dattilografa ma cerca disperatamente una propria identità indecisa tra le ragioni del cuore e le necessità quotidiane. L’aiutano come possono la madre devotissima e acida e il padre meccanico con la passione dell’entomologia. Saranno i tempi che cambiano, sarà l’impatto con un un amore “da fotoromanzo” (oggi si direbbe tossico) ma anche Liberata a un certo punto deve aprire gli occhi e scegliere tra il sogno e la realtà. La leggerezza degli anni di piombo.

 

di Domenico Dara  Malinverno

 

in tema (più o meno)
Il cognome delle donne, Aurora Tamigio
Molotov e bigodini, Amedea Pennacchi
Prima e dopo, Alba de Céspedes

 

titolo Liberata
autore Domenico Dara
editore Feltrinelli
pagine 388; anno di uscita 2024; Isbn 9788807036149