Negli ultimi vent’anni sono successe molte cose nella vita di Eilis Lacey. La giovane irlandese emigrata che avevamo conosciuto in Brooklyn dopo una tormentata vacanza in famiglia alla fine si è stabilita negli Stati Uniti. Con il marito Tony Fiorello e i due figli vive a Long Island, in una casetta adiacente a quelle dei cognati cercando di arginare l’invadenza della suocera, come capita alle altre famiglie italo-americane degli anni Settanta. L’Irlanda è sempre più lontana, Enniscorthy un indirizzo sulle lettere che ogni mese scrive all’anziana madre malmostosa che non le ha mai perdonato di aver scelto l’America.
La scoperta
Tutto cambia quando uno sconosciuto si presenta alla sua porta con una notizia sconvolgente. Non diciamo di che cosa si tratta, ma basti sapere che è una situazione che nessuna moglie vorrebbe trovarsi a gestire. Eilis è colpita, e cerca di trovare una via d’uscita. L’occasione per prendere le distanze e cercare di chiarirsi le idee sono gli ottant’anni che la madre sta per compiere, perché non fare un viaggio in Irlanda per rivederla? I due figli adolescenti, Rosella e Larry, potrebbero raggiungerla durante le vacanze e conoscere la famiglia della madre che non hanno mai visto.
La riflessiva Eilis attraversa ancora una volta l’Oceano (questa volta in aereo) e si trova in un ambiente che fa fatica a riconoscere. Il suo paese d’origine è una comunità chiusa dove imperano i pettegolezzi, tra la freddezza della madre e le differenze con i vecchi amici che sono rimasti in Irlanda. La distanza emotiva però è anche un’opportunità che le permette di comprendere quanto sia incompatibile con la famiglia del marito e uno stile di vita che per anni ha subìto senza accettarlo mai completamente. E l’incontro con la vecchia amica Nancy e soprattutto con Jim Farrell, il ragazzo di cui era innamorata, l’aiutano a riconsiderare le sue priorità. Ma la vita non è mai semplice e desiderio e possibilità non è detto che coincidano.
Nella mente dei personaggi
Ancora una volta Tóibín esplora la mente dei suoi personaggi riuscendo a individuare anche i pensieri più nascosti. Eilis che cerca di trovare un equilibrio tra le ragioni del cuore e le responsabilità di madre, Nancy che è disposta a tutto pur di afferrare l’ultima possibilità che le offre la vita, Jim che ancora una volta vede la vita passargli accanto, sono tre personaggi indimenticabili.
Il romanzo, concentra gli eventi in una manciata di settimane ma riesce allo stesso tempo a tirare i fili di intere esistenze. Rimpianti, delusioni, prospettive, decisioni, tutto sfumato e incastrato nei pensieri e nelle circostanze. Davvero si può sempre cambiare vita? Ma poi è quello che vogliamo veramente? Tóibín è uno scrittore che sa raccontare i “non detti” e decifrare i moti del cuore prima ancora che riescano a diventare parole.
Ritratto profondo di una società che fatica ad adeguarsi alla modernità. Ancora una volta per le strade di Enniscorthy incrociamo conoscenti di altri romanzi (per esempio Nora Webster). E anche questa è una delle (tante) cose che ci legano allo scrittore irlandese.
titolo Long Island
autore Colm Tóibín
traduzione Giovanna Granato
editore Einaudi
2025, pagine 270, Isbn 9788806261993
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