Copertina del romanzo Lucy davanti al mare di Elizabeth Strout edito da Einaudititolo Lucy davanti al mare
autore Elizabeth Strout
tradusione Susanna Basso
titolo originale Lucy by the sea
editore Einaudi
paine  225
anno di uscita 2022
(in Italia 2024)
Isbn 9788806257958

 

La recensione

Primi mesi del 2020, il mondo sta per vivere una esperienza devastante e ancora non lo sa. Non può immaginare quello che sta per succedere, al mondo e alla sua famiglia, neanche Lucy Barton, scrittrice di discreto successo che attraversa un periodo  delicato della propria vita personale. Da pochi mesi è mancato il suo secondo marito, David, un musicista gentile, e si è riavvicinata al primo marito, William,  padre delle due figlie, anche lui reduce da una dolorosa separazione. I vent’anni di matrimonio e gli altrettanti di divorzio rendono la loro ritrovata amicizia un punto di riferimento.

«È incredibile come la mente si rifiuti di incamerare una cosa, se non è pronta» (pag. 8)

È proprio la prontezza di William, uomo di scienza, a capire la portata dell’ondata della pandemia e a organizzare in fretta la fuga da New York. Lucy e William prendono in affitto una casetta nel Maine e cercano di convincere le figlie Chrissy e Becka a lasciare la città e spostarsi in zone più sicure con i loro compagni. L’imprevista convivenza impone a Lucy e William di rimodulare il rapporto, riflettendo sul passato ricco di contrasti e adattandosi a un presente di isolamento e preoccupazioni. Lo scorrere lento delle giornate tra passeggiate sulla spiaggia, letture e telefonate ai famigliari lontani è vissuto come un tempo sospeso ma non inutile.

Ricostruzione

A interrompere la noia delle giornate le preoccupazioni per le persone care che sono rimaste in città, le relazioni sentimentali delle figlie che per motivi diversi rischiano di andare in frantumi. Tra i personaggi sullo sfondo, ma non marginali, i fratelli di Lucy, che il lettore fa conosciuto in Mi chiamo Lucy Barton e Tutto può succedere. La sorella Vicky è una donna semplice che non ha un rapporto completamente risolto con Lucy. In piena pandemia Vicky si affilia a una chiesa congregazionista e negazionista che sfida il virus rinunciando alla mascherina. L’altro fratello è il solitario Petie, che non è mai riuscito a uscire dalla casa e dalla miseria della loro infanzia a Amgash, una cittadina vicino a Chicago.

Il legame è evidente con il precedente romanzo, Il mio nome è Lucy Barton, dove la scrittrice è in ospedale e riceve la visita della madre, una donna difficile e con la quale il rapporto non si è mai disteso (la vera madre, “non la madre buona che mi sono inventata” come dice spesso Lucy).

Torna con una brevissima apparizione anche un personaggio fondamentale: Olive Kitteridge, l’anziana arguta che vive in una casa di riposo a Crosby, nel Maine, e dà il nome alla raccolta di racconti che ha fatto conoscere la scrittrice.

Geografia famigliare

Elizabeth Strout ha un modo di scrivere empatico, sembra quasi che ogni tanto la scrittrice si affacci dalla pagina per sussurrare qualcosa all’orecchio del lettore. In questo romanzo il racconto dei mesi, e poi degli anni della pandemia si alterna a riflessioni, piccoli eventi, cambiamenti nella complicata geografia delle loro esistenze (la famiglia allargata all’americana, dove abbondano matrimoni, divorzi, figli, sorprese). La pandemia mette a nudo le cicatrici e la profondità delle relazioni, impone di ripensare i rapporti e lascia un senso di ricostruzione.

Uscita dalla cronaca la pandemia e tutto il suo terribile corollario sta diventando letteratura. Centrato sull’impatto che il Covid e il lockdown hanno avuto sulle nostre vite, il romanzo parla di funerali impossibili, mascherine, distanziamento, tavolini all’aperto, abbracci mimati, code, sirene, strade deserte, vaccini. E il lettore non può fare a meno di chiedersi: davvero abbiamo vissuto tutto questo?

 

Romanzi di Elizabeth Strout:
Olive Kitteridge

Romanzi del ciclo Lucy Barton:

Mi chiamo Lucy Barton
Tutto è possibile
Oh William!

 

Altri romanzi ambientati al tempo del lockdown

Day, Michael Cunningham
Qui tutto è possibile, Cathleen Schine

 

Altri romanzi di formazione e riscatto sociale:
Demon Copperhead, Barbara Kingsolver
L’educazione, Tara Westover
Il mare dove non si tocca