Macchine come me
Ian McEwan
traduzione Susanna Basso
Einaudi
pagine 296, 2019, euro 19,50, ISBN 9788806241841

Nello sguardo di Adam c’è un torrente di 0 e di 1 diretti ai sofisticati processori che ne governano gli organi. Adam ha l’aspetto di un uomo, di un bell’uomo, ma è un androide, uno dei primi venduti in Inghilterra negli anni Ottanta. Lo ha comprato il giovane speculatore Charlie Friend, con l’intenzione di far colpo sulla misteriosa Miranda. Eppure anche se «le basi della sua esistenza si potevano visualizzare in forma di cifre», il non-uomo scatena azioni e interrogativi sempre più umani e a cui non è facile dare risposta. Forse ci sarebbe riuscito il geniale Alan Turing, che lo scrittore inglese fa rivivere in questo originale sliding doors. Un romanzo “retrofuturista” sulle frontiere delle neuroscienze che un giorno sapranno (o sanno già…) riprodurre un cervello. Sogni a parte.