Marguerite è stata qui, Eugenio Murrali

Della scrittrice Yourcenar si sanno molte cose. L’infanzia nel nord della Francia, gli studi classici, i viaggi, i premi e i riconoscimenti. Ma chi era Marguerite? Quali erano le coordinate geografiche, culturali, sentimentali della prima donna eletta all’Accademia di Francia, l’autrice di romanzi che hanno “restituito sangue al mito” e fatto rivivere imperatori e alchimisti? Se lo chiede ogni lettore davanti alle pagine di un autore molto amato, ma Eugenio Murrali – giovane scrittore al suo esordio – ha fatto di più:”Volevo vedere con i miei occhi la grafia di Marguerite, le pagine e pagine battute a macchina, toccare quegli stessi fogli che lei aveva toccato”. Quasi una missione. Così il saggista si fa detective e cerca l’impronta che Marguerite ha lasciato nel mondo, visitando le case che che ha abitato, leggendo i carteggi negli archivi, guardando gli stessi paesaggi che stavano davanti ai suoi occhi.

Vista da loro

“I tuoi personaggi erano amici, fratelli, più vivi di noi che abbiamo un corpo”, e anche le persone che hanno condiviso il suo itinerario umano riprendono vita per restituire un dettaglio, un’impressione, un frammento di Marguerite. Ci sono i pensieri della madre Fernande, morta nel metterla al mondo, gli anni “francesi” e le cure della bambinaia Barbe, lo sguardo del padre Michel René suo complice nel giocare con il cognome de Crayencour fino a farlo diventare Yourcenar, la dedizione della compagna Grace e gli ultimi anni nel Maine…
“Mentre si vive non si sa mai quali immagini persistano, quali momenti oltrepassino il tempo e inizino a partecipare di noi”. Murrali certo racconta la “sua” Marguerite, ma con la sua scrittura pulita e appassionata ci porta dentro il mondo della scrittrice per farcela incontrare. Sì, Marguerite è qui.