titolo Open La mia storia
autore Andre Agassi
traduzione Giuliana Lupi
editore Einaudi
pagine 502
anno di uscita 2009 (in Italia 2011)
Isbn 9788806207267
La recensione
Non ho nessun interesse per lo sport, e il tennis non fa eccezione. Per me i tennisti restano simpatiche persone con molto tempo libero che si divertono a lanciare palline da una parte all’altra della rete. Punto. Eppure la biografia di Andre Agassi, campione di fine millennio per me noto solo perché le sue frequentazioni vip hanno spesso portato il suo volto fuori dalle pagine sportive dei giornali, è un libro appassionante. La storia del bambino e poi dell’uomo supera di gran lunga l’elenco delle prestazioni sportive e del ricchissimo repertorio dei tornei raccontato con la precisione dei termini tecnici. Slam, set, servizio restano concetti confusi, ma quello che arriva potente è l’impegno, la sofferenza e l’obiettivo del giocatore, quindi il match è suo.
Maltrattamenti
Centrale è il rapporto ai confini con i maltrattamenti con il padre, sportivo frustrato che arriva a mettere in pericolo la salute dei figli. Le raccomandazioni del fratellino al piccolo Andre perché non accetti quelle “pilloline” elargite dal padre prima di un incontro sono da brividi.
La scrittura è godibile (il contributo del premio Pulitzer JR Meehringer si sente tutto), la storia a tratti commovente. Agassi, al di là dei suoi eccessi (i capelli colorati negli anni Ottanta, lo stile Las Vegas, i matrimoni…) dimostra un insospettabile equilibrio e un tratto umano notevole. Chi avrebbe resistito con un padre di quel genere? Chi non si sarebbe fatto sedurre dalle promesse del jet set? La persona che viene fuori dal romanzo (vera, romanzata? chissà, ma in fondo è secondario) conquista subito le simpatie del lettore che fin dalle prime pagine solidarizza con il bambino spaurito davanti alla macchina-drago lanciapalle. Sotto i riflettori anche la vita sentimentale, dal matrimonio senza feeling con l’attrice Brooke Shields (anche lei bambina prodigio per forza e avidità della madre) al solido matrimonio con la tennista Steffi Graf. Un romanzo catartico che rimanda ad altri genitori terribili di molte storie-verità. E conferma che non bastano le mille luci di Las Vegas a cancellare l’oscura solitudine del campione.
Pensiero laterale
A proposito di padri padroni: L’educazione, Tara Westover
La difficoltà di crescere in famiglie disfunzionali :
La porta delle stelle, Ingvild Rishøi
Tutto su di noi, Romana Petri
Uvaspina, Monica Acito