Copertina del libro Parlarne tra amici di Sally Rooney pubblicato da EinaudiÈ un libro che ha fatto molto parlare, ha una bella copertina, ha ispirato una serie tv… l’ho preso ed è rimasto un bel po’ sul comodino senza un perché. Quando ho (finalmente) iniziato a leggerlo è successa una cosa curiosa: appena lo prendevo in mano mi venivano in mente le strisce di Snoopy. Ma i personaggi di Schultz non c’entrano proprio niente con la storia (d’amore?) raccontata dalla giovane scrittrice irlandese. E invece c’entrano eccome, ma questo l’ho capito diversi capitoli dopo (un po’ di pazienza e poi spiego tutto).

Dunque. La trama

La protagonista è Frances, studentessa ventunenne di letteratura all’università di Dublino. Frances sa di essere intelligente e di avere  talento per la poesia ma questo non basta a compensare le  insicurezze sociali (viene da una famiglia molto modesta) e personali (il suo corpo magro non le piace molto, infatti lo maltratta procurandosi ferite) che la tormentano. Il suo modello è l’ex fidanzata e oggi amica del cuore Bobbi, più brillante, più ricca, più social e anche più risolta dal punto di vista sessuale.
Le ragazze scrivono e recitano poesie e proprio durante una loro performance conoscono una coppia affascinante: Melissa e Nick. Lei è una scrittrice di un certo successo, lui un attore modesto ma molto bello.
Ecco, il quartetto si è formato. Melissa coinvolge le ragazze nel suo giro fatto di reading, amici politically correct, artisti, serate di alcol e confidenze e intanto flirta con Bobbi senza troppa convinzione. Nick invece si mostra subito attratto da Frances. Ed è decisamente ricambiato. Il fatto che sia sposato, molto più grande e che la moglie dorma nella stanza accanto non è un ostacolo e infatti tra bugie, imbarazzi e molte mail la relazione ha inizio.

Adulti irrisolti

Ma è una “storia”? Se lo chiedono fino allo sfinimento (più via messaggio che a voce, a dire il vero) l’indeciso Nick e l’intraprendente Frances, consapevole che “gli attori imparano a comunicare cose che non provano”. A un certo punto se lo chiederanno anche Melissa e Bobbi, ma sono troppo calate nei rispettivi personaggi per ammettere un sentimento antico e borghese come la gelosia. L’amore ai tempi di WattsApp magari è questa cosa qui. Fluida, indefinibile, a-romantica, senza conseguenze, tutto sommato marginale nella propria vita. “Tutto quello che potevo decidere era se fare o no sesso con Nick” riflette Frances “non come mi sarei sentita o che cosa significasse”. Ok, detto da un adolescente ci sta. Ma i “grandi”? Possibile che siano così vaghi e sprovveduti? Il problema è che in questa storia non ci sono adulti, neanche Nick e Melissa che pure lo sarebbero anagraficamente. E questo spiega perché continuavano a venirmi in mente i magnifici eterni ragazzini dei Peanuts!

Scrittura originale

Sally Rooney è giovane (classe 1991) ma con questo libro apparentemente leggero ha saputo cogliere il malessere di una generazione (la sua) che non trova le parole per dirlo. Perché, al netto delle convenzioni sociali e delle mode, quando si tratta di relazioni prima o poi si scopre che questioni eterne come  gelosia, tradimento, infedeltà sono ancora lì. Nella disinibita Dublino dei nostri tempi Sally Rooney mette in mano un bicchiere di vino ai suoi personaggi e li fa parlare parlare parlare (a proposito: il titolo originale Conversations with Friends non era più efficace?) di letteratura ma anche di famiglie disfunzionali, adolescenti autolesioniste, ascensori sociali fermi, depressione. E naturalmente d’amore, in qualunque forma lo si voglia presentare. Il tutto con una prosa agile dove dialoghi e riflessioni si amalgamano in perfetto equilibrio senza perdere il ritmo, o far rimpiangere l’uso delle virgolette…

Romanzo post romantico

Un romanzo post-romantico, che posiziona il titolo lontano dalla classica chik-lit (non che ci sia niente di male nella letteratura “femminile”, ma è una cosa diversa) e che aiuta a orientarsi nella geografia sentimentale dei millennials.
Per tutti questi motivi è una storia decisamente moderna, eppure le dinamiche di questo strano “quartetto” fanno venire in mente (ancora!) altre relazioni pericolose, una tra tutte quella tra la scrittrice Mary Shelley, il marito Percy, il poeta Byron e John Polidori. Va bene era l’inizio dell’Ottocento, ma erano tutti artisti, sentimentalmente eccentrici, in vacanza in Svizzera e anche lì quell’estate pioveva sempre.

Da leggere per restare nel mood: 

Mary, Anne Eekhout
Gabriële, Anne e Claire Berest
Day, Michael Cunningham
Fedeltà, Marco Missiroli

 

titolo Parlarne tra amici
autore Sally Rooney
traduzione Maurizia Balmelli
Editore Einaudi
anno di uscita 2017, pagine 298, Isbn 9788806232368