Copertina del romanzo Vergogna di J. M. Coetzee pubblicato da Einaudi La vergogna è potente, distruttiva. E qualche volta si manifesta in modo inspiegabile. David Lurie è un professore dell’università di Cape Town. Cinquantenne, divorziato, insegna senza grandi entusiasmi e non trova riprovevole “risolvere il problema del sesso” con incontri a pagamento. Ma sarà la curiosità verso una sua studentessa a spingerlo a invitarla a cena, aprendo così la strada a una relazione che presto sarà fonte di guai. La ragazza infatti in un primo momento accetta la storia ma poi ci ripensa e lo denuncia per molestie. Potrebbe ammettere la colpa e chiedere scusa, come suggeriscono i colleghi del collegio docenti, ma per David questa soluzione rappresenterebbe una forma di ipocrisia. Così il professore accetta le conseguenze della sua scelta e si lascia licenziare dall’università.

In crisi

Mentre cerca di capire come riorganizzarsi la vita, David decide di trascorrere un periodo nella fattoria della figlia Lucy, nella provincia orientale dello stato. In questa terra arida e desolante la convivenza tra etnie e tradizioni diverse è difficile e alimenta un clima di odio che sfocia in continui conflitti. Non è facile entrare in contatto con Lucy, una donna giovane e barricata nella propria solitudine. Anche il padre sa poco di lei, se non che viveva con una donna che a un certo punto è andata via e che nonostante tutto si ostina a restare nella fattoria. David non comprende la scelta di vivere in un ambiente pericoloso e palesemente ostile ma cerca di adattarsi, aiutando nei lavori della campagna e nella clinica veterinaria di un’amica (è già presente il tema dei diritti animali che si ripresenterà con forza nei romanzi successivi). Neanche la violenza subita dopo una rapina convince Lucy a tornare in città. Per una forma inspiegabile di vergogna Lucy sembra accettare il suo “ruolo di vittima” e la brutalità di una terra che “parla attraverso la storia dei torti subíti”. Ma fino a che punto può arrivare la capacità di sopportazione? E quante declinazioni può avere il senso di colpa?

Questo romanzo di Coetzee arriva nove anni dopo  L’età di ferro, altro racconto spietato del Sudafrica infuocato degli anni Ottanta.  E aggiunge un tassello all’affresco della realtà sudafricana.

 

A proposito di situazioni estreme:

I sopravviventi, Girolamo Grammatico
La vita vera, Adeline Dieudonné
La nipote, Bernhard Schlink
La morte di Murat Idrissi, Tommy Wieringa

 

 

 

titolo Vergogna
autore J. M. Coetzee
traduzione Gaspare Bona
editore Einaudi
pagine 235, anno di uscita 2000, Isbn 9788806174509